Jumbo – Visma, Vingegaard pronto a tornare al Tour de France: “Sarà molto bello esserci”

Jonas Vingegaard è stato tra le grandi sorprese del 2021 e il prossimo anno spera di poter migliorare ancora. Il danese della Jumbo – Visma quest’anno ha iniziato subito bene la stagione vincendo una tappa all’Uae Tour 2021, ma dopo aver dominato la Settimana  Coppi e Bartali 2021 vincendo due tappe e la classifica generale, ha stupito tutti sulle strade del Tour de France 2021. Il classe 1996, infatti, ha chiuso la Grand Boucle in seconda posizione, riuscendo anche a mettere in leggera difficolta la maglia gialla Tadej Pogacar sulla salita del Mont Ventoux. Il nativo di Hillerslev adesso sogno di poter tornare sulle strade del secondo grande giro della stagione il prossimo anno, attratto anche dalla partenza da Copenaghen.

Preferisco decisamente il Tour de France perché comincia dalla Danimarca il prossimo anno – ha dichiarato a Cyclingnews il secondo classificato all’ultimo Giro dei Paesi Baschi – e potrebbe essere che abbiamo due leader al Tour”. Il corridore allude, infatti, alla possibilità che alla partenza della corsa francese sia presente con ambizioni di classifica anche Primoz Roglic.

“Naturalmente, se la squadra mi chiederà di correre la Vuelta a España lo farò, ma personalmente preferisco il Tour – ha continuato – Forse se non fosse in Danimarca preferirei fare la Vuelta o il Giro d’Italia, e sicuramente è qualcosa che voglio fare in futuro. […] C’è anche qualcosa di speciale a proposito del Tour, che percepisci quando sei là. Sarà molto bello esserci ed io lo spero“.

Il venticinquenne ha poi parlato anche del suo programma: “Ho intenzione di prenderlo per come verrà. Ancora non abbiamo il piano, ma sono sicuro che sarà quello migliore. Il mio obiettivo è ancora di migliorare. Non so ancora se sarò capitano in un grande giro e vedremo cose deciderà la squadra. Loro hanno la risposta finale, ma naturalmente sarebbe una bella cosa”.

L’obiettivo della squadra sarà comunque quello di detronizzare Pogacar: “Onestamente sembra che lui non possa avere giornate negative in bici, ma io spero che lo si possa battere. Questo sarà lo spirito. È la corsa più grande del mondo, quindi sarebbe una bella cosa per noi vincerla. Non vedo nessuna debolezza in lui. Sembra forte in tutto, ma dobbiamo essere là ogni giorno e provare del nostro meglio“.

Il giovane danese ha poi riflettuto anche sulla stagione appena conclusa: “È stato un anno fantastico. All’inizio della stagione non pensavo a cose così grandi ed è incredibile il miglioramento che ho avuto. Sono molto felice. Avevo intenzione di migliorare come gregario e come corridore. Ho ottenuto molto di più, ma non sono stato guidato dai risultati per stabilire gli obiettivi. […] E così sarà anche il prossimo anno”.

“Era previsto che facessi la Vuelta, ma quando Tom [Dumoulin, ndr] si è ritirato hanno chiamato me – ha continuato pensando alla sua partecipazione all’ultimo Tour – Nei piani originari dovevo andare là come gregario, ma nel training camp prima della gara è venuta fuori l’idea di tenermi per la classifica in modo che potesse venire fuori un gioco tattico più avanti. Improvvisamente sono diventato l’uomo per cui correvano. Questo è stato legato alla caduta di Primoz ovviamente […] È stato lui a dirmi che non avrei più dovuto aspettare”.

“C’è molta pressione – ha proseguito – e le persone parlano di questa al Tour, ma l’ho gestita bene. In passato ho lottato con questo aspetto per le aspettative che avevo messo su di me. In quel periodo andavo bene in allenamento, ma se non veniva fuori un buon risultato per me quello era un fallimento. Adesso penso solamente a fare del mio meglio e meno al risultato”.

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